domenica 1 gennaio 2012

Sovana: la necropoli etrusca

Sovana era un importante centro agricolo sviluppatosi sotto l'egemonia di Vulci tra il 7°e il 2° ac. L'abitato si estendeva sul pianoro dove oggi è la città medievale, ancora identificabili sono tratti di alzato e di fondazioni delle mura etrusche. La fase di maggior ricchezza del territorio di Sovana è tra il 3°e il 2°sec, ac. epoca a cui risalgono le monumentali tombe scolpite sui costoni tufacei.
La tipologia è molto varia e comprende edicole , templi, dadi, tutte interamente scavate nella roccia e con la camera sepolcrale posta sotto e di solito di dimensioni ridotte.
La tomba Ildebranda è uno straordinario sepolcro a forma di tempio a dimensioni naturali, originariamente dipinta in colori vivavi e decorata con un frontone a motivi di animali e vegetali, rimangono poche tracce delle 12 colonne scannalate sull'alto podio. Sotto la camera con le banchine per il corredo e la deposizione del defunto.

La tomba dei demoni alati è l'ultimo ritrovamento della necropoli di Sovana. Una tomba a edicola con il corpo del defunto scolpito nella nicchia ancora in parte dipinto con ai lati figure di demoni alati e un bellissimo frontone con un mostro marino.

Sono però le vie cave la caratteristica più interessante e suggestiva del territorio . Strade scavate nel tufo che collegano le necropoli e che furono realizzate in un epoca imprecisata. Lungo le alte pareti, incise nel tempo dall'azione delle piogge e dalla mano di generazioni di contadini, iscrizioni, tombe, altari cristiani, e un ambiente naturale ricco di molte specie di felci e di muschi.