lunedì 23 maggio 2011

Pienza

La città di Pienza con le sue geometrie ed i suoi scorci improvvisi sulla valle dell’ Orcia è il sogno rinascimentale di un grande uomo, fine letterato, intellettuale, collezionista d’arte, che l’architetto Bernardo Rossellino da Settignano , seppe mettere in rossa pietra arenaria e grigio travertino. Quel uomo, nato Enea Silvio Piccolomini  da Corsignano, salì al soglio pontificio nel 1458 con il nome di Pio II .

Pienza è la prima città pensata, progettata e realizzata da un unico architetto, dove ogni edificio nasce in funzione dell'altro in una armonia di stile rinascimentale. Qui nasce l'urbanistica moderna.
Palazzi staccati gli uni da gli altri, non ammassati casualmente come nelle epoche precedenti, ed il paesaggio che per la prima volta diventa un elemento di arredo urbano portando luce nelle anguste vie medievali e creando spazio la dove lo spazio non c'era.
La chiesa stessa diventa una casa di luce, senza ombre, con le navate di uguale altezza, un abside sporgente oltre le mura, i vetri non istoriati e le pareti bianche. Il lento scivolamento dell'intero complesso verso la valle è il prezzo che il Papa pagò per realizzare l'ardita Cattedrale ed entrare nella storia dell'architettura.

La piazza rinascimentale, il palazzo Piccolomini, l’antichissima pieve, la vista di uno dei paesaggi italiani più commoventi, insieme ad una eccezionale offerta gastronomica che ha in vetta il celebre formaggio Pecorino di Pienza ed i Pici all’agliata fanno di Pienza una meta impedibile.

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