giovedì 1 marzo 2012

Roselle, fase etrusca

Roselle è ricordata come una delle principali città dell'Etruria costiera. Il suo abitato si organizza intorno al VII a.c. su due colline dominanti il Lago Prile, antica laguna che si estendeva nell'attuale piana grossetana . Di straordinaria importanza sono i resti dell'abitato etrusco rinvenuti sotto lo strato di riempimento realizzato in età romana per creare il foro. Celebre è la Casa ovale con recinto, un edificio del VII con alzati di argilla e probabile copertura lignea. Il recinto, anteriore e posteriore, ha restituito abbondante ceramica anche di importazione, facendo ipotizzare un uso pubblico dell'edificio, esempio antichissimo e raro dell'evoluzione della capanna. Vicino la Casa a due vani del VI a.c.con un piccolo recinto anteriore, base dell'alzato con muretto a secco e tegole come copertura.
Altrettanto importante la grande Casa con impluvium sempre del VI a.c. vicino all'anfiteatro, con vari ambienti domestici articolati intorno ad un atrio con al centro una vasca per acqua piovana, eccezionale prototipo delle ville romane.
Sulla collina sud un'area artigianale del V con forni per la cottura delle ceramiche.
Forse però il monumento che più colpisce il visitatore sono le straordinarie mura ciclopiche del VI a.c. in grossi blocchi di pietra locale che abbracciano, quasi interrottamente, le due colline. Alte fino a 5 metri e spesse fino a 3.50 si estendono con varie porte e postierle per circa 3 km, e il loro stato di conservazione è eccellente.
La città etrusca cade sotto Roma nel 294 a.c.

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