Il 9 giugno 1311 una fastosa processione di cittadini ed autorità accompagnò in duomo la monumentale Maestà di Duccio di Boninsegna. La città era all'apice della sua ricchezza economica, politica e culturale, la grande pala, posta sull'altare maggiore sotto la cupola , mostrava a pellegrini e viaggiatori di tutta Europa che la ragione di tanto splendore era nella protezione mariana di cui Siena godeva.

Il Costituto senese del 1309, l'insieme delle leggi e delle norme che regolavano la vita pubblica era appena stato steso in lingua volgare ed una copia esposta al popolo perché ne prendesse atto e ne potesse essere tutelato. Sono gli anni in cui mercanti ed i banchieri senesi grazie alle miniere d'argento delle colline metallifere ed "all'autostrada d'europa"che gli passava in casa, si arricchivano nelle fiere delle Fiandre e dello Champagne. Sono gli anni dell'espansione di Siena verso la Maremma, i suoi castelli minerari, le sue saline, i suoi pascoli, l'agognato sbocco al mare a Talamone.
Sono gli anni di gloria che separano Siena dalla terribile peste del 1348.